La Storia

Pavia era la capitale del regno d’Italia. Molti scontri armati si verificarono nei suoi immediati ditorni, sia all’epoca di Berengario sia, più tardi, nell’acceso periodo delle lotte per la reggenza dopo la morte di Ottone II. E’ probabilmente a quest’ultimo periodo che dobbiamo attribuire la leggenda delle origini di Torre d’Isola: agli anni fra il 984 e il 985.
L’imperatrice Adelaide (madre di Ottone II) si scontrò con le truppe nemiche, sorprendendole nella valle del Ticino, a breve distanza da Pavia e dalle posizioni fortificate del porto di Santa Sofia.La battaglia divampò fino a sera, dai boschi giù per i sabbioni, esaurendosi sulle isole fre i vari bracci del fiume. Le truppe di Adelaide rimasero padrone del campo, mentre i nemici superstiti si salvarono affrontando la corrente per raggiungere l’altra sponda.

Dopo la battaglia, per evitare sorprese, l’imperatrice ordinò alle sentinelle di esercitare un controllo severissimo: chiunque fosse stato sorpreso ad aggirarsi nelle zone circostanti l’accampamento e sui luoghi della battaglia doveva essere catturato e messo a morte.
Nella notte alcuni soldati, di guardia dalla parte del fiume, scorsero una fiammella vagante fra gli arbusti di un isolotto, dove più cruenta era stata la lotta. Dopo un momento di esitazione e di timore, un drappello si mosse, attraversò il fiume e, fra i cadaveri che giacevano scomposti sulla sabbia, catturò una vecchietta che si aggirava con una lanterna in mano. Questa dichiarò ai soldati che cercava la salma del suo unico figlio, morto durante i combattimenti del giorno innanzi, per poterlo seppellire. Il caso era pietoso, ma la consegna ricevuta non poteva essere ignorata: la vecchietta fu condotta di fronte all’imperatrice. Adelaide, commossa dal racconto, abbracciò la donna piangente e la lasciò libera, quindi ordinò che a memoria del fatto, in onore dei caduti di quella battaglia, si erigesse una torre, che fu denominata Torre d’Isola.